Scatti lungo il fiume Grumeti.

 

mosca tse tse

 

La malattia del sonno

Human sleeping sickness

La bandiera azzurra che sembra ricavata da una maglia dell'inter è una trappola per la mosca tse-tse, il colore attira questo tafano che al suo contatto muore. Questo insetto, estremamente fastidioso, vive nelle zone umide e popolate da bestiame, si dice che le righe delle zebre tengano lontane le mosche tse-tse e infatti la zebra sembra resistente alla malattia del sonno. I normali repellenti cutanei non servono a nulla, per cui ci si deve proteggere meccanicamente con vestiti coprenti e soprattutto non di colore blu azzurro. Un microscopico protozoo, il tripanosoma rhoderiense o il gambiense si può annidare nelle ghiandole salivari della mosca tse-tse e da li può essere trasmesso all'uomo e al bestiame con la puntura. La malattia colpisce il sistema nervoso e se non curata nei primi stadi porta al coma e alla morte.

La tripanosomiasi è un vero flagello più per gli animali di allevamento che per l'uomo.

 

 

Le zebre vivono in branchi o davanti al branco degli gnu, hanno una vista acuta e si accorgono dell'arrivo del leone facendo così un ottimo servizio allo gnu.

Alcuni ritengono che le strisce delle zebbre confondano la mosca tse tse e che per tale motivo questi animali siano immuni dalla malattia del sonno.

 

 

 

zebre che pascolano davanti alle kopjes, le rocce dei felini.

 

 

davanti al branco di gnu ci sono le zebre

 

 

zebre nel cratere del vulcano Ngorongoro.

 

 

Il nome degli Gnu deriva proprio dal suono che emettono; sono il cibo dei leoni e sono sempre in migrazione seguendo l'acqua; la loro migrazione è circolare dal parco Serengeti nella Tanzania al Masai Mara nel Kenia.

 

 

iena con piccolo che sta uscendo dalla tana sotto terra.

 

Nella savana tutto è ordinato e nulla viene sprecato, si ricicla tutto!

Esiste un ordine nel bere l'acqua dello stagno gli ultimi sono sempre i piccoli erbivori.

Esiste anche un ordine nel brucare l'erba, nello steso terreno i bufali sono tra i primi a cibarsi, gli ultimi sono gli gnu; brucano la parte vicino alla radice la meno nutritiva e meno verde.

Quando la zebra vive in simbiosi con lo gnu mangia solamente la punta dell'erba, in questo modo non esiste tra zebra e gnu competizione per il cibo.

 

sciacallo
avvoltoio
carcassa di bufalo

La preda del leone, dopo il pasto del felino, viene spolpata dagli avvoltoi  e le ossa triturate dalle possenti mandibole delle iene con l'aiuto degli sciacalli, poi ci pensano formiche e scarafaggi alla fine tutta la carcassa sparisce comprese le ossa.

Il dik dik è l'animale più fedele della savana, vive sempre con la stessa compagna fino alla morte.

 

 

L'alcefalo animale un tempo addomesticato dalle antiche popolazioni nilotiche per farne sacrifici.

 

 

Il bellissimo damalisco

 

 

Bufali in tipico atteggiamento aggressivo.

 

 

migrazione di bufali nel Ngorongoro

 

 

Il leopardo cattura di preferenza prede di piccole dimensioni come la gazzella di Tomson che poi va a mangiare sulla kigelia africana o albero delle salsicce.

 

 

famiglia di leoni

 

 

E' difficile pensare che il leone sia l'animale più delicato della savana data l'abbondanza di carne e in particolare di gnu, ma quando questo felino sbaglia un attacco per 2-3 volte o si ferisce, rischia di indebolirsi e di morire di fame.

Le Kopjes sono l'abitat ideale per il leone da qui può scrutare la savana e nasconde i piccoli che sarebbero molto vulnerabili quando va a caccia. Si tratta di roccie granitiche di origine vulcanica affiorate nella savana per l'erosione degli strati superficiali più teneri del terreno.

 

La gazzella di Tomson vive nelle distese erbose lontano dagli alberi perché preferisce darsi alla fuga,se attaccata dal leopardo, in linea retta.

 

 

famiglia di facoceri

 

 

L'elegante serpentario chiamato anche segretario.

 

 

 

 

Sia al lago Natron che nel cratere del Ngorongoro vivono grandi quantità di fenicotteri rosa, il caratteristico rumore che fanno deriva dal fatto che in continuazione filtrano il fondo della palude per nutrirsi di vegetali e gamberetti che sono i responsabili del loro colore rosa arancione. Quando un rapace li disturba si alzano in volo creando una danza suggestiva.

 

 

L'agama arcobaleno non è propriamente una lucertola ma una agamide. Questo simpatico e innocuo animaletto, simbolo della Tanzania, si nutre di foglie verdi ed insetti e si trova praticamente ovunque, specialmente sulle rocce scaldate dal sole: le Kopjes abitat del felini.

 

 

 

La zona delle acacie spinose è l'habitat della giraffa che a causa del suo labbro e della sua lingua non ne teme le spine. La giraffa si nutre solo dei germogli teneri e la sua altezza le permette di arrivare la dove iniziano a crescere sotto lo stimolo delle prime piogge.

 

Il bosco degli elefanti è una vera desolazione; rami divelti, alberi abbattuti con le radici al sole; quando non riesce ad arrivare al cibo, l'elefante non esita a sradicare gli alberi le cui radici si vedono esposte ad essiccare nella savana. La sua opera è importante perché contribuisce al formarsi di un manto erboso in una pianura povera di piante che qualora fosse vicina allo stagno, diventa l'habitat dell'ippopotamo.

 

L'ippopotamo, imparentato con le balene, quando fa caldo, vive tutto il giorno in acqua o meglio in acqua stagnante arricchita dai propri escrementi, esce solo la sera per cibarsi di erbe e travolge tutto quanto trova sulla sua strada per questo può diventare molto pericoloso trovasi sul suo sentiero. Nell'ecosistema acquatico riveste una enorme importanza, le sue feci disperse in acqua sono il cibo per piante ed animali che popolano lo stagno, le sue feci disperse sull'erba ne favoriscono la concimazione e diventano cibo per scarafaggi. L'ippopotamo è erbivoro ma non ruminante, mangia nel raggio di 2-3 km l'erba fino alle radici evitando gli incendi nella savana. Le sue feci sono sparse nell'acqua e sul prato mentre l'elefante le deposita in blocco.

 

 

 

 

Narra una leggenda Masai che quando Dio ha creato gli animali ha detto all'ippopotamo: " tu sei troppo grande e mi mangi tutti i pesci per cui non puoi vivere nell'acqua", ma l'ippopotamo disse: "guarda apro la bocca per farti vedere che non sto mangiando pesci e quando faccio le feci con la coda le sparpaglio per far vedere che non contengono ossa di pesce" ed è per questo che le feci dell'ippopotamo sono disfatte e quelle dell'elefante sono compatte come grosse palle di fieno triturato.